Il progetto We All Want Simple Things, sostenuto dal Consolato Generale USA e realizzato in collaborazione con l’agenzia Tita, continua a coinvolgere i ragazzi del Centro di accoglienza di Camparada (MB) e gli studenti della Scuola Media Don Milani a Lesmo!

Dopo il primo intervento di digital storytelling Ascolta quello che dice, gli  interventi sono andati avanti con video letture e con l’azione Senti cosa dice realizzata a scuola. Guarda il video qui!

Sotto la guida di Franca Pellizzari le storie degli studenti di Lesmo e i richiedenti asilo di Camparada sono state raccolte e lette nelle classi e ne è nato il libro Storie Parallele.

Oggi ci sarà levento finale del progetto proprio con la presentazione del libro, con il coro della scuola e quello dei ragazzi africani.

“Inutile negarlo: la diffidenza verso chi è diverso da noi fa parte della natura umana. Per superarla, credo, l’unica strada è rappresentata dalla conoscenza. Questo è stato il punto di partenza delle storie parallele: alcuni ragazzi africani ospiti del centro di accoglienza di Camparada hanno parlato di sé. I quasi coetanei italiani della scuola locale hanno letto i loro racconti e, partendo dagli stessi oggetti (una bicicletta, un pallone) o dalle stesse emozioni (la fatica di crescere, il desiderio di seguire i propri sogni) hanno narrato la propria storia. Per scoprire che, al di là delle differenze, ci sono tanti punti in comune e si può cominciare a superare la reciproca diffidenza.”  

(Franca Pellizzari)

 

Tags:

Camparada Centro Camparada digital storytelling franca pellizzari Lesmo migranti rifugiati scuola Holden Storie parallele studenti

Articolo pubblicato in Articoli, il 22 maggio 2017