Per un figlio è un film scritto e girato da un regista di origini srilankesi, con una troupe e degli attori srilankesi. Inoltre, il singalese è una delle tre lingue del film. Eppure, “Per un figlio” parla inequivocabilmente dell’Italia di oggi attraverso la messa in scena di relazioni fra generazioni e culture differenti: Sunita, una madre originaria dello Sri Lanka, impiegata come badante; il figlio adolescente, silenzioso e sfuggente; l’anziana signora italiana presso cui Sunita lavora.

Il film, prodotto da GinaFilms e ora disponibile in DVD, è al centro di un kit didattico promosso da Il Razzismo è una brutta storia e realizzato da  Asnada, che permette di ragionare in classe sull’Italia di oggi  e dare spazio alla curiosità di studentesse e studenti sui temi delle migrazioni.

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Ecco l’introduzione del kit:

“Attraverso una raccolta di domande e un percorso di sviluppo di pensiero collettivo, ci proponiamo di guidarvi in un lavoro d’indagine sull’Italia di oggi, a partire dalle relazioni che, tra quelle rappresentate nel film, maggiormente suscitano il desiderio negli studenti di interrogare il mondo a partire da ciò che risuona dentro di loro.”“Abbiamo immaginato un lavoro progressivo, lento e paziente: in un primo momento il docente attiva la classe e la guida nella costruzione di un’impalcatura di lavoro, fatta di domande legittime e di desiderio di scoprire. In seguito, egli si fa progressivamente da parte, lasciando che gli studenti testino l’efficacia di questa impalcatura attraverso la conduzione di piccole inchieste, sperimentazioni reali di sviluppo di pensiero e di conoscenza.

Uscire dalla scuola, interrogare l’esterno, è presupposto fondamentale per questo lavoro. Durante le ore scolastiche o al di fuori di esse, l’invito è a portare oltre le mura di scuola le domande nate all’interno, per dare ai temi indagati realtà di presente.

Siamo consapevoli di proporvi un percorso che richiede fiducia nei ragazzi e disponibilità a stare in ascolto di quello che accade; i tempi richiesti non sono sempre facili da trovare all’interno dell’istituzione. Tuttavia, l’esperienza ci insegna che sostenere la naturale attitudine dei ragazzi a fare domande e a cercare di comprendere il mondo in cui vivono è foriero di ricadute positive su tutto l’apprendimento. 

La fatica e la difficoltà che si possono incontrare nel seguire questo metodo la prima volta, verranno ricompensate dall’aver acquisito uno strumento di lavoro che la classe e il docente stesso potranno riutilizzare in altri ambiti del sapere.

COSA TROVERETE DENTRO AL KIT DIDATTICO?

  •  materiali e suggerimenti di lavoro per facilitare la visione di un film intimo, caratterizzato da molti silenzi (fase 1 e 2);
  • strumenti per stimolare la riflessione personale, la formulazione di domande, la discussione di gruppo (fase 2 e 3);
  • percorsi e materiali per ricerche a piccolo gruppo (fase 3 e 4);
  • titoli di racconti e di romanzi da proporre agli studenti per arricchire il pensiero attorno ai temi che desiderano affrontare (fase 4);
  • questioni di metodo.

Sarà utile e importante per noi se vorrete scrivere a centro.asnada@gmail.com, razzismobruttastoria@gmail.com  e a info@ginafilms.net commenti e racconti a seguito dell’attività.

Buon lavoro!”