Nel 2014, prima delle elezioni del Parlamento Europeo, nasce il progetto #OEOE “Our Elections our Europe”. Insieme ad altre associazioni di altri paesi, abbiamo lanciato una campagna di monitoraggio diffuso e costante dei media e dei social network per identificare temi e episodi di xenofobia e dare una risposta efficace e creativa, a nostro modo.

Ciascun paese ha scelto un linguaggio: radio, foto, vignette e giornalismo. In Italia abbiamo scelto l’arte di strada con i pupazzi stile Bread & Puppet. Sono nati i laboratori di pupazzi che nell’arco di quattro settimane hanno, sotto la guida del burattinaio Damiano Giambelli, dato vita a sette giornate di performance di strada, spettacoli teatrali animati da volontari di diverse origini e provenienze e intitolati “La favola del Paese di Cuccagna”. 

La favola del Paese di cuccagna

Noi al razzismo rispondiamo ad arte: ecco come

In Ungheria, CivilMédia e Center for Independent Journalism hanno diffuso le vignette antipopulistiche di Gabor Papai, in Grecia, Symβiosis parlava ha parlato via radio ai giovani, facendo anche sentire le voci di chi di solito voce non ha.

Abbiamo raccontato le storie che non fanno notizia: quelle belle di immigrazione e integrazione. In Italia abbiamo scritto sul blog La Città Nuova del Corriere della Sera e su Redattore Sociale, intervistando coppie miste, nuovi italiani,giovani rom e dando spazio a una narrazione diversa, fatta di vita quotidiana normale di realtà positive.