Di Razzismo brutta storia

“Noi siamo tutti Rosa Parks. Lei nel 1955 rifiutò di cedere il sedile a un bianco. Noi oggi rifiutiamo di scendere dall’autobus Italia anche in un momento difficile come questo. I nostri genitori sono nati in un altro Paese, ma noi ci sentiamo italiani e qui restiamo. Se segui il corto a occhi chiusi e ascolti come parliamo, pensi di sentire ragazzi italiani”.

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Marwa Mahmoud, tra i 12 protagonisti del film, spiega così la filosofia di “Io sono Rosa Parks”, scritto e diretto da Alessandro Garilli, cortometraggio in programma a Venezia75 domenica 2 settembre e che ha vinto il Premio G2 della Sezione Migrarti.

Io sono Rosa Parks 3

Tutto il racconto si svolge lungo il percorso di una mostra al MAXXI di Roma e viene narrato da ragazzi che hanno origini famigliari diverse (ghanese, ecuadoriana, nigeriana, albanese) e arrivano da differenti città italiane, ma appartengono tutti a #ItalianiSenzaCittadinanza, movimento nato nel 2016 che si batte per lo “ius culturae”, il diritto alla nazionalità italiana di un milione di figli di stranieri nati in Italia o che comunque vivono e studiano qui da anni.

#ItalianiSenzaCittadinanza ha collaborato al corto prodotto da Angelika Vision insieme e a Arising African. Nel video una clip in anteprima solo per Repubblica.it.

IO SONO ROSA PARKS Trailer from Alessandro Garilli on Vimeo.

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15 ottobre 2018